domenica
21/07

BRUNO CERETTO, WALTER MASSA, STEFANO MOCCAGATTA

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BRUNO CERETTO, WALTER MASSA, STEFANO MOCCAGATTA
in Che vino! Che festa! L’invenzione dei grandi bianchi piemontesi.
Coordina Roberto Fiori de La Stampa


Lungimiranza, intuizione, passione e dedizione sono le caratteristiche che hanno in comune i protagonisti di Che vino! Che festa! l’invenzione dei grandi bianchi piemontesi in programma domenica 21 Luglio a Monleale (AL), piccolo borgo sul crinale di colline coperte di vigneti, da sempre terra di transito tra Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia, luogo eletto alla produzione di grandi vini che per la prima volta entra a far parte della famiglia di Attraverso Festival.

La grande stagione dei vini bianchi piemontesi, Timorasso, Arneis, Gavi nelle parole di tre grandi rivoluzionari del vino, BRUNO CERETTO, WALTER MASSA e STEFANO MOCCAGATTA, in un incontro moderato dal giornalista Roberto Fiori. A seguire, passeggiata fino al piccolo CA’ DEL BORGO (frazioncina di Monleale) guidati dai musicisti della Bandakadabra in concerto con degustazione enogastronomica di alcuni prodotti più tipici del territorio nell’ambito della Festa del Salame di Giarolo, tra Montebore, Pesche di Volpedo e vini naturalmente.

Walter Massa ha nobilitato le terre Derthona partendo dai vitigni che appartengono al territorio: Barbera e Timorasso. Due uve: una sottopagata e l’altra dimenticata. L’azienda fondata nel 1879 a Monleale oggi coltiva 35 ettari di vigneti alternati come in un magico mosaico tra pesche di Volpedo, campi, prati, boschi. Il Timorasso, uva autoctona con grande storia e molte problematiche produttive, è la chiave. Intervenendo con modifiche nella gestione del vigneto, in una conduzione semplice ma innovativa della cantina e con prezzi in base ai costi e all’interesse del mercato, Massa è riuscito a vincere la scommessa. Nel 1987 inizia a produrre il suo Timorasso e nel 1997 nasce il cru “Costa del Vento” che ha avuto un successo incredibile. Dal Timorasso nascono vini che hanno bisogno di tempo per il giusto affinamento e le intuizioni di Massa sono state ripagate tanto che nella stesura del disciplinare di produzione della DOC Derthona, è imposto un “naturale anno di affinamento in cantina”, quasi una rivoluzione per come era concepito il vino bianco in Italia. Da questo percorso è nato un movimento di vignaioli locali che ha contribuito a dimostrare le grandi potenzialità del territorio, e che oggi è sempre più affiancato da grandi aziende piemontesi riconosciute per affermare il Derthona Timorasso sui mercati “colti” di tutto il mondo.

L’azienda vinicola Ceretto è nata negli anni ‘30 del Novecento: Riccardo Ceretto, che non possedeva vigneti, vinificava comprando uve altrui. La svolta coincise con l’ingresso in azienda dei figli Bruno e Marcello, che portavano con sé un pensiero innovativo per l’epoca: l’importanza della terra. Le Langhe di allora ricordavano da vicino la miseria della vita contadina – descritta così bene da Beppe Fenoglio nel suo romanzo “La Malora” – ma i “Barolo Brothers” avevano in mente le vigne di Borgogna, dove da più di un secolo si produceva vino eccellente grazie a un modello che teneva conto delle peculiarità di ciascun vigneto. Ai loro figli, Bruno e Marcello hanno consegnato un territorio che è diventato a sua volta un modello su cui sono puntati gli occhi del mondo. E accanto al vino Ceretto ha saputo costruire un modello culturale: dall’alta gastronomia del ristorante “tre stelle Michelin” Piazza Duomo alla cucina piemontese tradizionale della Piola ad Alba, fino ai progetti artistici come la Cappella di Sol Lewitt e David Tremlett in un vigneto di Barolo Brunate a La Morra.

Solida tradizione vitivinicola anche per la famiglia di Stefano Moccagatta. L’azienda vinicola acquistata negli anni ‘70 nella celebre zona del Gavi, a denominazione di origine controllata e garantita, dove la massima espressione si ottiene con il cru Monterotondo, e una selezione di Barbera. Cantina Europea dell’anno per Wine Star Awards – Wine Enthusiast 2021, Villa Sparina comprende 100 ettari di proprietà, di cui 70 dedicati alla coltivazione di Cortese, Barbera e poche altre uve aromatiche. Le vigne situate tra le colline di Monterotondo circondano il resort, una delle zone meglio esposte capace d’infondere riconoscibilità e longevità al vino. Da questa selezione nasce Monterotondo, le migliori uve di vigne storiche impiantate nel 1945 e un lavoro di raccolta manuale con selezione del grappolo, una vinificazione tradizionale e un breve passaggio in legno che nel tempo si è spostato dall’uso della barrique alla botte grande per evidenziare esclusivamente l’essenza del Gavi.










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Luogo evento

Cascina Cenelli, Ca' Del Borgo -a, 15059, 15059 Cà del Borgo AL, Italy