È stato Tullio De Mauro a parlare per primo di "difficilese" in riferimento alla lingua utilizzata dalla pubblica amministrazione: una lingua opaca, inutilmente complessa, infarcita di termini tecnici, desueti o a volte usati in modo arbitrario, lontana anni luce dalle parole nitide con cui è stata scritta la nostra Costituzione. Il difficilese è lo specchio di uno Stato che non si mette al servizio dei cittadini, ma che al contrario tende ad allontanarli e a confonderli, limitandone di fatto la piena partecipazione democratica. Con Matteo Motolese (L'eccezione fa la regola) proveremo a scardinare la grammatica del difficilese e a trovare regole e parole su cui costruire un nuovo e più ragionevole rapporto tra amministratori e amministrati.