Le profezie, come le bugie, hanno le gambe corte. Ma in un mondo turbolento, oggi più che mai, prevedere il futuro sembra un’impresa sconfitta in partenza. Tutt’al più, ci accomodiamo nelle distopie, in parte già realizzate. E le utopie? Le speranze sono costruttive o ingenue? A partire dal suo ultimo esperimento narrativo, “1999. Un attimo prima del mondo com’è”, un romanzo a puntate online, e da un imminente libro su Piero Gobetti (1901-1926), Paolo Di Paolo riflette sul nostro avere smesso di immaginare un presente e un futuro alternativi.