In un’epoca in cui il “caos diventa ordine”, la human security – intesa come sicurezza che mette al centro le persone e non solo gli Stati – e la diplomazia delle culture si fanno strumenti per restituire centralità all’umano e fronteggiare minacce globali, dal terrorismo alle guerre ibride. Il panel mette in luce l’importanza del lavoro sul campo, dove dialogo, narrazioni condivise e pratiche concrete trasformano l’incertezza in opportunità di coesione, prevenzione dei conflitti e resilienza sociale.