Il rap della libertà

Ma sono storie inventate oppure vere? Tutte vere, e tutte al confine tra giustizia e legalità. Come quella del nonno che ha perso la libertà per opporsi al fascismo, quella della liceale che ha fondato un movimento rivoluzionario in difesa del clima, quella della studiosa che ha sfidato le convenzioni per il bene della verità. Ce le racconta Kento (Il nonno, il rapper e altri ribelli, Piemme), che da rapper si fa impegnato nella lotta per i diritti umani. Non sono storie di eroi ed eroine, ma di persone comuni che si sono ribellate alle leggi in nome di una giustizia più grande. Raccontare le loro vicende vuol dire farsi domande sensate sul futuro, chiudere il cerchio della storia, agire ogni giorno per il bene. Lo intervista Matteo Corradini.
Ma sono storie inventate oppure vere? Tutte vere, e tutte al confine tra giustizia e legalità. Come quella del nonno che ha perso la libertà per opporsi al fascismo, quella della liceale che ha fondato un movimento rivoluzionario in difesa del clima, quella della studiosa che ha sfidato le convenzioni per il bene della verità. Ce le racconta Kento (Il nonno, il rapper e altri ribelli, Piemme), che da rapper si fa impegnato nella lotta per i diritti umani. Non sono storie di eroi ed eroine, ma di persone comuni che si sono ribellate alle leggi in nome di una giustizia più grande. Raccontare le loro vicende vuol dire farsi domande sensate sul futuro, chiudere il cerchio della storia, agire ogni giorno per il bene. Lo intervista Matteo Corradini.

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