Description
La ricerca archeologica è oggi supportata dalle tecniche d’indagine scientifica più avanzate, che consentono di studiare in modo non invasivo la composizione chimica dei manufatti, rivelando la loro storia e le trasformazioni subite nel corso dei secoli. Grazie all’utilizzo combinato di tecniche come la spettroscopia infrarossa accoppiata alla luce di sincrotrone, l’ablazione laser e l’intelligenza artificiale, scienziati e scienziate riescono, ad esempio, a risalire alle sostanze psicotrope utilizzate dai sacerdoti egizi nei loro riti, o a decifrare il significato di papiri carbonizzati quasi 2000 anni fa. Ma non solo: grazie ad altre strumentazioni, come la tomografia a raggi X, è infatti possibile individuare microfratture e fenomeni corrosivi di materiale – come un vetro appartenente a un manufatto della Roma imperiale - prima che diventino irreversibili, guidando lo sviluppo di soluzioni sostenibili per la tutela del patrimonio culturale. Nel corso dell'incontro capiremo come queste tecniche, fino a pochi anni fa appannaggio della ricerca pura in ambito fisico e chimico, permettono non soltanto di decifrare il significato di importanti reperti storici, ma anche di attuare le migliori strategie di conservazione del patrimonio culturale. Con in tasca provette e microscopi, partiamo allora per un viaggio multidisciplinare tra storia e tecnologia, tra passato e futuro, alla scoperta dei segreti dell’archeologia 3.0!
In collaborazione con
CERIC-ERIC, Istituto Italiano di Tecnologia
Timings
15:00
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Event location
Biblioteca Universitaria di Genova, Via Balbi, 40, 16126 Genova GE, Italia