Una frase attribuita a Freud dice che "le parole erano originariamente incantesimi" e, d'altra parte, è noto il loro potere di creare visioni, di "ferire più della spada" e al contempo di curare i mali dell'anima. Laura Imai Messina (Tōkyō tutto l'anno, Quel che affidiamo al vento) è una profonda conoscitrice del Giappone e ha raccontato la magia e la potenza della scrittura attraverso la descrizione di un ufficio postale in cui si raccoglie tutta la corrispondenza che viene imbucata ma non è possibile recapitare al destinatario. "Tutto il senso dello scrivere queste lettere è, precisamente, scriverle" afferma l'autrice di Tutti gli indirizzi perduti, che dialoga insieme alla poeta e studiosa Carmen Gallo (Stanze per una fuga) su come l'inchiostro che gocciola sulle missive porti con sé una parte di chi impugna la penna, in una sorta "di liberazione dalle paure attraverso le invenzioni del linguaggio". A tenere le fila dell'incontro sarà Giulia Cuter.