Ogni giorno, sia attraverso i canali di informazione più classici, sia attraverso le notizie che scrolliamo quasi meccanicamente sugli smartphone, veniamo in contatto con le terribili immagini di quanto sta accadendo a Gaza. Il rischio è quello che una tale tragedia si trasformi in abitudine, la reazione è quella di impotenza di fronte ad attori politici coi quali sembra impossibile ragionare o dialogare, verso i quali nemmeno molti dei governi mondiali danno segni di riprovazione. L'intellettuale di origine egiziana Omar El Akkad (Un giorno tutti diranno di essere stati contro) ritiene che quello del genocidio palestinese sia un punto di non ritorno per l'Occidente. Giornalista esperto di terrorismo ed ex inviato di guerra, El Akkad analizza come il linguaggio dei media "crei un immaginario e un sentire collettivo che non è in linea con ciò che accade davvero" e riflette sul modo in cui ci rapportiamo a essi con i giornalisti Gad Lerner (Gaza. Odio e amore per Israele) e Paola Caridi (Hamas).