La nostra mente non è programmata per immagazzinare una quantità infinita di ricordi, così come sarebbe poco funzionale ed efficiente un computer o un archivio in cui si conserva ogni cosa senza scartare quanto c'è di superfluo. Selezionare e analizzare le informazioni più rilevanti, riuscendo a metterle in relazione con le esperienze che quotidianamente si aggiungono al nostro vissuto, è una necessità fisica e una "straordinaria strategia del cervello". Il neuroscienziato cognitivo Sergio Della Sala (Perché dimentichiamo) ha studiato i meccanismi dell'oblio e della plasticità della memoria e ne discute sul palco insieme al giornalista Pietro Minto (Cosa sognano le IA).