"Se nascessi un'altra volta vorrei essere una donna – sempre!" Parola di Agatha Christie e di quello che per Bianca Pitzorno, tra gli oltre ottanta titoli firmati dalla scrittrice britannica in decenni di attività (senza contare le pièce teatrali, le raccolte di poesie e i romanzi rosa pubblicati sotto lo pseudonimo di Mary Westmacott), è forse il suo libro più bello e importante, La mia vita. L'autobiografia di Christie è senz'altro una fonte imprescindibile per qualsiasi studioso e biografo, ma è soprattutto un delizioso diario sentimentale in cui l'autrice dice e non dice molto di sé, del suo carattere e delle sue ferite, dei suoi affetti e della famiglia, del suo rapporto con la scrittura, la società, il lavoro. D'altronde, in un'opera così intima, riserbi e omissis contano quanto aneddoti e confessioni, e se a raccontarsi è una maestra assoluta del depistaggio, il risultato narrativo non può che essere strepitoso!