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Il dibattito pubblico sui 'femminicidi' è imponente, sebbene ancora molto confuso. È essenziale persistere nella discussione, allontanandosi dalla retorica dominante, soprattutto nei media, di fronte alla notizia di un uomo che toglie la vita a una donna in quanto donna.
Sarà necessario del tempo, ma è imperativo smantellare pezzo per pezzo l'impianto socio-culturale alla base della violenza di genere, a cominciare dai pregiudizi e dai tabù, rispetto alla mascolinità tradizionale. 'Vivere in una società patriarcale e sessista può essere svantaggioso e dannoso anche per gli uomini, sebbene in modo diverso rispetto alle donne. Essere "uomini duri" secondo i canoni della mascolinità tradizionale comporta sostenere un'immagine e un'identità che, dal punto di vista del proprio mondo affettivo, dei comportamenti di salute e dello stile di vita, rischiano di causare più danni che benefici'. Lo afferma Maria Giuseppina Pacilli, professoressa associata in psicologia sociale all'Università di Perugia, nel suo libro Uomini duri, il lato oscuro della mascolinità (Il Mulino, 2023).
Secondo Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista e autore, fra gli altri, di Perché il femminismo serve anche agli uomini (Eris, 2020), il principale inganno della società nei confronti degli uomini è l'illusione della loro libertà. 'Gli uomini spesso non si riconoscono come vittime di stereotipi o costrizioni, ma la verità è che esistono molteplici modi di essere uomini'.
Matteo Bussola, tra gli autori capaci di raccontare e disegnare la fragilità degli uomini, nel suo ultimo libro Un buon posto in cui fermarsi (Einaudi, 2023) narra storie di ragazzi, padri, figli, amici, amanti e mariti che vivono la loro fragilità senza concessioni. Rifuggono dalle aspettative sociali, da una certa idea di mascolinità tossica e dalla retorica del successo a tutti i costi. Questi protagonisti trovano ciascuno un modo personale, autentico e spudoratamente onesto di rispondere alla domanda: "Che cosa fa di un uomo un uomo?"
Gli autori inervengo a #ijf24 assieme a Valentina Mira, giornalista che per Fandango ha scritto X, romanzo autobiografico in cui racconta di uno stupro subito a 18 anni. Tra i suoi articoli, Valentina Mira ha di recente affrontato il tema di 'Come non parlare di stupro in televisione', dopo l'esito disastroso di una intervista in un programma TV del servizio pubblico, in cui ha condiviso la sua esperienza di vittima di violenza sessuale.
Timings
17:00- 17:50
Entry
Free
Category
Culture
Event location
Hotel Brufani, Piazza Italia, Perugia, PG, Italia