Kapka Kassabova
«Sono figlia dei Balcani, l'Europa d'Oriente. Ed è la stessa idea d'Europa, per me, a essere sempre stata complessa». Autrice di memoir, romanzi, raccolte di poesie, saggi e reportage narrativi, Kapka Kassabova è nata in Bulgaria e vive in Scozia, dopo aver trascorso molti anni in Nuova Zelanda, dove ha studiato letteratura francese e russa all'Università di Otago e letteratura inglese e scrittura creativa alla Victoria University di Wellington. Scrive in inglese fin dagli esordi con le raccolte di poesie All roads lead to the sea e Dismemberment e i romanzi Reconnaissance e Love in the Land of Midas. Nel 2005 si è trasferita a Edimburgo, dove ha elaborato il suo primo saggio narrativo, Street Without a Name (Granta, 2008), una storia di formazione ambientata negli anni del crepuscolo del comunismo totalitario e un «viaggio non-sentimentale» attraverso la Bulgaria moderna. Nel 2011 ha pubblicato il memoir Twelve Minutes of Love (Granta 2011) e il romanzo Villa Pacifica (Alma Books, 2011). Nel 2017 è uscita per Granta/Graywolf la sua opera più celebre, Confine. Viaggio al termine dell'Europa, un'esplorazione delle remote zone tra Bulgaria, Turchia e Grecia – oggi attraversate da migliaia di migranti – dove due continenti si incontrano e dove un tempo correva il tratto più orientale della cortina di ferro. Descritto dalla giuria del British Academy Prize come «l'essenza del luogo e l'essenza dell'incontro umano», il libro è una narrazione polifonica dei Balcani sudorientali, raccontati attraverso il prisma interiore ed esteriore del confine. I suoi ultimi libri tradotti in Italia sono Il lago (Crocetti, 2022), Elisir (Crocetti, 2023) e Anima (Crocetti, 2024).