Sendhil Mullainathan
È professore al MIT e si divide tra i Dipartimenti di Economia e di Ingegneria elettrica e Informatica, oltre che tra i Dipartimenti di Economia e Informatica. La sua ricerca attuale studia come utilizzare gli strumenti algoritmici per migliorare la scoperta scientifica e come utilizzare l’economia comportamentale per migliorare gli algoritmi. In passato ha lavorato su temi quali la discriminazione, la psicologia della povertà e la finanza aziendale. È attivo nell’applicazione delle intuizioni della ricerca. Ha contribuito a co-fondare un’organizzazione no-profit per l’applicazione delle scienze comportamentali (ideas42), ha co-fondato un centro per promuovere l’uso di studi di controllo randomizzati nello sviluppo (Abdul Latif Jameel Poverty Action Lab), fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione MacArthur e ha lavorato nel governo in vari ruoli. È anche Distinguished Fellow presso la Booth School of Business dell’Università di Chicago, dove ha contribuito a fondare il Center for Applied AI. È stato etichettato come “Top 100 Thinker” dalla rivista” Foreign Policy” e nominato nella “Smart List: 50 persone che cambieranno il mondo” della rivista “Wired” (Regno Unito). Ha scritto regolarmente per il “New York Times” ed è co-autore di Scarcity. Perché avere poco significa tanto, Il Saggiatore (2014).