Vincenzo Frungillo
Vincenzo Frungillo (Napoli, 1973) è poeta, saggista e scrittore. Si è occupato di filosofia del linguaggio e poesia contemporanea. In versi ha pubblicato Fanciulli sulla via maestra (2002), Ogni cinque bracciate. Poema in cinque canti (2007-2009, finalista "Premio Antonio Delfini", con prefazione di Elio Pagliarani e postfazione di Milo De Angelis), Il cane di Pavlov. Resoconto di una perizia (2013, vincitore Premio "Russo-Mazzacurati" e Premio Fersen per la drammaturgia), Le pause della serie evolutiva (2016), Prime scene di caccia e di morte (2021, vincitore "Premio internazionale Città di Como"). È autore dei volumi di saggi Il luogo delle forze. Lo spazio della poesia nel tempo della dispersione (Carteggi Letterari edizioni, 2017) e Il rischio e la perdita. Su identità e linguaggio in Martin Heidegger (Mimesis, 2022). Suoi interventi critici e saggi sono compresi in diversi volumi collettivi come Il remo di Ulisse (Marsilio, 2021) e Teoria&poesia (Biblion, 2018). Ha pubblicato inoltre il romanzo Un nome in meno (2019) e Spinalonga. Una drammaturgia sulla corruzione (2016). I suoi versi sono stati tradotti e raccolti in antologia negli Stati Uniti, dove la sua poesia è studiata e commentata, e in Germania, i suoi versi sono stati tradotti inoltre in francese e spagnolo. Dirige con Ivan Schiavone e Tommaso Di Dio la collana di poesia contemporanea Adamàs per l'editore milanese La vita felice.