Lontano dalle brezze veneziane, Carlo Goldoni trascorre nell'austera pianura notti stanche e malaticce, visitato in sogno da "spiritose invenzioni" di bugiardi patentati, capricci amorosi e battute al vetriolo, in una gran mascherata che proprio a Mantova consolida la sua fama e il suo genio. Alloggiato presso la locanda della Fragoletta, tra il 1748 e il 1750 il celebre commediografo porta per la prima volta in scena nel vicino Teatro Vecchio oggi scomparso L'uomo prudente, Le femmine puntigliose, Il bugiardo, Pamela, L'adulatore e La bottega del caffè, in una tournée che al seguito del capocomico Girolamo Medebach registra il pieno di risate e successi. Quasi trecento anni dopo, accompagnato dalle letture di Giovanni Franzoni e Maria Grazia Mandruzzato, Luca Scarlini rievoca per due sere la presenza fantasmatica di Goldoni in città, festeggiando la riapertura del Teatro Bibiena con un copione pieno di dialoghi scoppiettanti e patemi d'animo, maschere popolari e graffianti satire sociali.