Infinito può voler dire tante cose: significa sconfinato; è il contrario di finito, cioè di completo o esaurito; al plurale, vuol dire innumerevole e molteplice. Quand'è che un giardino è infinito? Quando, a differenza del modello ideale di paradiso racchiuso da un recinto, è aperto e attraversabile da moltitudini, umane e non umane: i giardini infiniti dubitano dei confini. Quando non nasconde le proprie incessanti e irrefrenabili trasformazioni: i giardini infiniti sono imperfetti, perché mai davvero compiuti o finiti. Quando è ovunque: i giardini infiniti hanno tante forme e sono dappertutto, anche dove meno ci si aspetta di trovarli. Di cosa succede a un giardino quando diventa infinito parlano Giovanni Bellotti, partner e fondatore di Studio Ossidiana, che ha progettato sorprendenti giardini infiniti, ed Emanuele Quinz, critico e storico del design, che al giardino dedica alcune delle sue ricerche più recenti e originali. Conduce Annalisa Metta, docente di Architettura del paesaggio all'Università di Roma Tre.