Campeggiano tuttora in bella vista le meravigliose copertine che accompagnavano ogni nuova uscita di Agatha Christie presso Il Giallo Mondadori: erano finestre su intrecci avvincenti, efferati assassinii e ferree deduzioni che Franco Forte, scrittore e direttore editoriale della collana, conosce da una vita; così come conosce a menadito l'ingegno che partoriva quelle portentose macchine narrative, ancora capaci di confondere e ammaliare miliardi di lettori e lettrici con humour e intelligenza. Del resto è opinione diffusa che Christie abbia scritto le regole del giallo perfetto, ma quali sono? E perché nei suoi romanzi capita talvolta che l'estasi della soluzione ceda presto il passo a un senso di amarezza e sconforto, quasi a rimarcare l'inesorabile malvagità della natura umana?