Nei campi dell'Agro Pontino, legati a doppio filo alle coltivazioni di kiwi, lenticchie e altre "eccellenze" esportate in tutta Europa, vi sono i destini di migliaia di braccianti, perlopiù sikh, giunti dal Punjab in cerca di occupazione. È una manodopera fondamentale, costretta a spaccarsi la schiena in condizioni climatiche sempre più estreme ma spesso ripagata con la moneta amara dello sfruttamento e dell'invisibilità, finché non balzano agli orrori delle cronache casi eclatanti come il martirio di Satnam Singh, il bracciante impiegato senza contratto e abbandonato in fin di vita dal suo datore di lavoro dopo un gravissimo incidente. Per abbattere muri d'omertà e capire le complesse concatenazioni che minano il valore di un'intera filiera produttiva, oggi più che mai occorrono giornaliste come Francesca Cicculli e Stefania Prandi, che per mesi hanno raccolto dati incontestabili e accorate testimonianze sul campo denunciando in Agro Punjab una situazione eticamente insostenibile. Dialoga con loro il reporter Maurizio Pagliassotti (La guerra invisibile).