Descrizione
INCONTRO
con ROBERTO BENEDUCE, SIMONA TALIANI
modera BEATRICE BONATO
in collaborazione con Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia
La migrazione, che il narratore senegalese Cheick Hamidou Kane definiva “ambigua”, è un’esperienza perturbante e ambivalente, in cui si mescolano il desiderio di rendersi autonomi dai paesi di origine, il dolore della separazione, la difficoltà di stabilire un rapporto con la nuova realtà. Questo disagio psichico spesso viene interpretato con categorie psichiatriche e psicoanalitiche rigide, astoriche ed etnocentriche. La storia dell’etnopsichiatria, disciplina nata nell’epoca delle imprese coloniali, ha affrontato a lungo la sofferenza, dei colonizzati prima, dei migranti poi, senza indagarne la radici e negandone la peculiarità. Oggi, tuttavia, essa vive una metamorfosi, già in atto nell’impostazione teorica e nella pratica clinica di alcuni antropologi ed etnopsichiatri come Beneduce e Taliani. Sulla scorta di Frantz Fanon e di Ernesto de Martino, il loro lavoro porta alla luce la complessa stratificazione dei conflitti alla base di certi sintomi e ne riattiva il significato politico, che convoca la storia e i traumi collettivi nella diagnosi e nella cura dei disturbi individuali.
Orari
15.30
Ingresso
Gratuito
Categorie
Cultura
Pagine coinvolte
Luogo evento
Chiesa del Cristo, Via Marsala, 80-82, 33100 Udine UD, Italy