"Dobbiamo decidere se siamo umani o no, perché se non alziamo la voce contro tutto questo stiamo perdendo la nostra umanità. Non è una presa di posizione politica [...] Si tratta di decidere se si è pronti a dichiarare la propria posizione morale ed etica". È difficile, se non impossibile, per noi occidentali trovare le parole adatte a descrivere l'orrore che si sta consumando nella Striscia di Gaza; è necessario ascoltare attentamente chi ha ancora la possibilità di testimoniare quanto quotidianamente accade in un territorio martoriato da bombe e distruzione. Lo scrittore palestinese Atef Abu Saif, ex ministro della Cultura dell'ANP, ha raccontato la cronaca dell'assedio e l'esistenza nei campi profughi con Diario di un genocidio e Una vita appesa e ricorda: "Il primo giorno di guerra un mio amico mi ha mandato un messaggio: 'Cosa sta succedendo a Gaza?'. Ho risposto: 'La domanda giusta non è cosa sta succedendo, ma cosa è successo in tutto questo tempo, da più di settantacinque anni'". Lo incontra la giornalista Veronica Fernandes.