Elisabetta Bucciarelli
Bio
Narratrice e drammaturga, Elisabetta Bucciarelli ha scritto per il teatro, il cinema e la televisione. Diplomata presso il Laboratorio di Scrittura Drammaturgica del Piccolo Teatro di Milano, ha esordito ventenne con il testo Forte come un toro; è stata poi coautrice di diverse commedie teatrali e per il cinema ha cosceneggiato e firmato i soggetti di corti e mediometraggi, lavorando insieme a registi come Roberta Torre e Daniele Pignatelli. Dal 2004 si è occupata di format televisivi, ha scritto alcuni noir d'arte per ArtNews (Rai Educational) e collaborato agli approfondimenti culturali di Booksweb.tv. Con il romanzo Happy Hour, nel 2005 ha inaugurato una serie di gialli con protagonista l'ispettrice milanese Maria Dolores Vergani, culminata nel 2013 con Dritto al cuore. Grazie a Io ti perdono e Ti voglio credere ha vinto il Premio Fedeli e il Premio Scerbanenco. Ha firmato numerosi racconti, distribuiti tra quotidiani italiani e stranieri e antologie. Nel 2013 è tornata al teatro con il radiodramma L'etica del parcheggio abusivo, messo in scena con la regia di Sergio Ferrentino. Da allora ha pubblicato un saggio sul mestiere del narratore (Scrivo dunque sono) e, nel 2015, il romanzo La resistenza del maschio. Per l'editore Caracò ha curato nel 2017 l'antologia di racconti L'uomo nero. Stereotipi maschili raccontati dalle donne; nello stesso anno è uscito per Skira Chi ha bisogno di te.