Giancarlo Pontiggia
Giancarlo Pontiggia (1952), milanese, ha pubblicato le raccolte poetiche Con parole remote (Guanda, 1998), Bosco del tempo (Guanda, 2005) – entrambe riedite nel volume complessivo Origini (Interlinea, 2015, prefazione di Carlo Sini) –, Il moto delle cose (Mondadori, 2017). Per il teatro ha scritto Stazioni (Nuova Magenta, 2010) e Ades. Tetralogia del sottosuolo (Neos, 2017). Studi, saggi di poetica e riflessioni sulla letteratura si trovano nei volumi Esercizi di resistenza e di passione (Medusa, 2002), Selve letterarie (Moretti&Vitali, 2006), Lo stadio di Nemea (Moretti&Vitali, 2013), Undici dialoghi sulla poesia (La Vita Felice, 2014), «Quel che è stato sarà». Un commento ai «Dialoghi con Leucò» di Cesare Pavese (Edizioni ETS, 2021), Nuovi dialoghi sulla poesia (Amos, 2022), Origine (Vallecchi, 2022). Traduce dal francese (Céline, Mallarmé, Valéry, Nerval) e dalle lingue classiche (Pindaro, Sallustio, l’Apocalisse di Giovanni). Da poco è stata pubblicata per Vallecchi una nuova edizione di Con parole remote, con prefazione di Sergio Givone e un saggio conclusivo dell’autore intitolato Come nasce un libro (Un racconto).