Il Giappone ci ha sempre abituato a produzioni artistiche fuori dal comune. Che si parli di manga, romanzi o pellicole cinematografiche, l'arte nipponica è abituata a sperimentare e addentrarsi in mondi che toccano la sfera del weird, del post-umanesimo, del body-horror: basti pensare al film Tetsuo di Shin'ya Tsukamoto. Maru Ayase è un'autrice che conosce bene queste strade, e utilizza le metamorfosi per parlare di questioni di genere, di rigide tradizioni e della situazione femminile nel Giappone odierno, come in La foresta trabocca. I personaggi della scrittrice di Chiba "si trovano di fronte alle nette differenze nel trattamento che uomini e donne ricevono dalla società, e sono costretti ad adattarsi e a convivere con queste aspettative. Capiscono benissimo quanto sia ridicolo doversi conformare alle aspettative sociali su mascolinità e femminilità [...] ma non riescono a liberarsene completamente". Insieme a Maru Ayase, per trattare di come queste tematiche influenzino la sua poetica, sarà sul palco Violetta Bellocchio (Electra).