Sorj Chalandon
Sorj Chalandon (Tunisi, 1952) ha lavorato dal 1974 al 2007 come reporter del quotidiano francese Libération, documentando alcuni dei conflitti più sanguinosi degli ultimi decenni: è stato in Iraq, Iran, Somalia e Afghanistan e a Beirut nel 1982, dove fu tra i testimoni dell'eccidio nel campo profughi palestinese di Sabra e Chatila: «è lì – ha asserito l'autore – che ho serbato in me ciò che un uomo abbandona mentre cammina nel sangue di altri esseri umani. Un giornalista deve essere in grado di raccontare la guerra senza cedere al pianto, e io non ho pianto. (…) Così ho deciso così di affidare a Georges le mie lacrime, la mia collera, i miei dubbi, lasciando soprattutto che si spingesse là dove io non mi ero spinto, oltre ciò che la guerra strappa agli uomini». Anni dopo è nato La quarta parete (2013), romanzo che narra, attraverso gli occhi dell'alter ego di Chalandon – un giovane aspirante sceneggiatore – l'orrore delle violenze in Medio Oriente. Oltre all'opera, vincitrice del Prix Goncourt des lycéens, Chalandon ha pubblicato anche Retour à Killibegs (2011, tradotto in Italia col titolo Chiederò perdono ai sogni), La professione del padre, Il giorno prima, Una gioia feroce – tutti usciti in Italia per Keller – e il più recente La furia (Guanda, 2024).